SESSUALITA’

A partire dal dopoguerra la sessuologia ha ottenuto uno statuto autonomo e si è sviluppata rapidamente grazie a ricerche come quelle compiute da Master e Johnson, Kinsey e la Kaplan.

Si è giunti al riconoscimento da parte dell’OMS del concetto di salute sessuale intesa come “uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità; non riducibile all’assenza di malattia, disfunzione o infermità”.
Oggi la sessuologia è una scienza che si fonda sul rispetto e la conoscenza di tutte le componenti che la costituiscono.

La sessualità umana e la salute sessuale, infatti, hanno a che fare con un’area somatopsicosociale molto vasta, di cui spesso è difficile conoscere e riconoscere tutti gli aspetti. Questo pone il problema del sapere e dei “saperi” sessuali: spesso, infatti, ci troviamo di fronte a una sessuologia medica, appannaggio di ginecologi, andrologi, endocrinologi, oppure ad una sessuologia vista come esperienza soprattutto psicologica.

Prima di intraprendere un qualsiasi tipo di percorso psicoterapeutico è necessario escludere qualsiasi causa di origine medica o farmacologica. Quindi il paziente prima e durante il trattamento deve sottoporsi ad esami diagnostici specifici che accertino eventuali cause di natura non psicologica.

DISFUNZIONI SESSUALI COMUNI

  • Disturbi del desiderio sessuale: Il soggetto prova avversione verso il contatto sessuale con il partner o il desiderio è carente.
  • Disturbi dell’eccitazione sessuale: nelle donne, solitamente, consiste nell’incapacità di mantenere un’adeguata lubrificazione; mentre negli uomini si tratta più che altro di un problema di erezione.
  • Disturbi dell’orgasmo: comprendono le problematiche relative al persistente ritardo o assenza dell’orgasmo, e l’eiaculazione precoce.
  • Disturbi da dolore sessuale: comprende la Dispareunia (dolore genitale associato al rapporto sessuale nell’uomo e nella donna), e il Vaginismo (spasmo della muscolatura vaginale che interferisce col rapporto sessuale).

Per parlare di sessualità è necessario tenere presente molti livelli: lo sviluppo psico-affettivo e la corporeità, lungo tutto l’arco della vita; gli aspetti della differenza – psicologica, fisiologica, anatomica – del maschile e del femminile; la conoscenza della patologia e delle disfunzioni sessuali; le tematiche relative alla contraccezione, alle malattie sessualmente trasmesse, alla procreazione; i temi relativi all’identità di genere; gli aspetti dell’orientamento sessuale; la legislazione, gli aspetti sociali e le influenze culturali, etiche e religiose; gli aspetti relazionali; l’immaginario.

È allora sempre più evidente quanto sia difficile non occuparsi degli aspetti relazionali quando si affrontano temi sessuologici, della più diversa natura. Una lettura relazionale delle tematiche sessuologiche, infatti, arricchisce e amplia il campo di comprensione e di intervento, che si tratti di individui o di coppie.

Negli ultimi anni già D. Schnarch e U. Clement hanno proposto una teorizzazione e un intervento che integrino alcuni strumenti propri della terapia sessuale e della terapia sistemico-relazionale, soprattutto per quel che riguarda le patologie del desiderio, che risultano le più complesse da trattare ma anche quelle che sempre più di frequente ritroviamo nella pratica clinica.

Il terapeuta relazionale, specializzato in sessuologia, attua tutti quei programmi che permettono di migliorare la salute sessuale della coppia.

La conoscenza delle dinamiche di coppia e dei processi interattivi, relazionali e simbolici della stessa, può dare un valore aggiunto alla conoscenza delle tematiche di approccio sessuologico, potenziando gli strumenti di lettura della domanda, comprensione del sintomo e/o del disagio, della consulenza e quelli propri della terapia mansionale.

Il terapeuta affronta le condizioni di compromissione della salute sessuale (disfunzioni sessuali maschili, femminili e di coppia) attraverso una relazione d’aiuto capace di far assumere alla persona la consapevolezza della propria condizione e la possibilità di operare le scelte conseguenti.

Il lavoro psicoterapico sulla sessualità, permette di coinvolgere più aspetti, come quello del sentire, del pensare e dell’agire, ponendo particolare attenzione sull’aspetto relazionale, che risulta particolarmente significante.